Home » Notizie » Abitanti d'Asia » Gli abitanti filippini poveri fanno la storia: #OccupyBulacan 6.000 case sfitte

Mostra/Nascondi il menu

Gli abitanti filippini poveri fanno la storia: #OccupyBulacan 6.000 case sfitte

8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna, le donne filippine e KADAMAY hanno guidato un largo contingente di chi vive nelle zone di reinsediamento/ricollocazione a Bulacan, nell’occupazione di circa 5.280 case vuote. Il governo non ha risposto con gentilezza alla manifestazione popolare. E’ stato istituito il blocco dei generi alimentari e non hanno interrotto la persecuzionedei cittadini filippini poveri. Il 10 marzo, il governo ha dato a Kadamay e alle migliaia di cittadini filippini poveri l'ultimatum di abbandonare i locali entro 7 giorni o li avrebbero sfrattati con la forza.

Come risposta, a tutt'oggi circa 20.000 persone hanno occupato circa 6.000 alloggi.

La IAI manifesta totale solidarietà e chiede l’appoggio per Kadamay e la gente per Sfratti Zero Bulacan!

Gli occupanti stanno vivendo in condizioni difficilissime, quasi senza acqua, elettricità e mezzi di sussistenza, ancora costretti a pagare i mutui costosissimi alla National Housing Authority e al governo nazionale. Molti di loro sono inquilini o conviventi in case di soli 15 metri quadrati ciascuna. Più di una famiglia in ciascuna casa per unire le forze per arrivare a malapena a fine mese.

Perciò lanciamo un appello ai nostri amici della comunità internazionale ad appoggiare pubblicamente questa storica occupazione. Migliaia di case e di vite sono in gioco.

Invitiamo voi e le vostre organizzazioni ad aiutare a protestare  affinché il governo delle Filippine riconosca l’occupazione. Anche l’appoggio materiale aiuterà molto dato che il blocco alimentare persiste.

 

#OccupyBulacan

Migliaia dei cittadini poveri occupano le case sfitte dei progetti  abitativi a Bulacan durante la Giornata della donna

KADAMAY sostiene l’azione anche in risposta alle promesse mancate e vane dell'amministrazione

Comunicato stampa

08/03/2017

Riferimenti: Michael Beltran 09554571061, Carlito Badion, Segretario Generale  - 09283508777

Nella Giornata Internazionale della Donna, migliaia di donne hanno guidato un’ occupazione di massa degli alloggi vuoti nelle zone di reinsediamento in tutta Bulacan. La manifestazione è stata guidata dal gruppo nazionale urbano Kalipunan ng Damayang Mahihirap (KADAMAY) per rivendicare il diritto dei cittadini alla casa gratuita e di massa che, secondo il gruppo, il governo di Duterte non solo ha fallito nell’implementare,, ma è sulla buona strada nel fare il contrario. Affittuari, coinquilini e chiunque sia privo di  un alloggio hanno occupato le sei aree: Villa Luis AFP – PNP Housing, Pandi Heights BJMP Housing, Padre Pio, Pandi Residence 3 e Villa Elis of Masuso e San Jose Heights in Muzon, San Jose Del Monte.

Altri contingenti di KADAMAY si sono uniti direttamente a Gabriela al Mendiola per la protesta. Le donne di Bulacan hanno colto l’occasione per ribellarsi e reclamare le case vuote da tempo che, altrimenti, sarebbero state lasciate andare in rovina senza che nessuno viva all’interno. Questi alloggi sono stati costruiti circa cinque anni fa come parte del progetto di case popolari del National Housing Authority e HUDCC.

In base alla relazione dello scorso anno della NHA, ci sono 52.341 case disponibili a livello  nazionale destinate al personale PNP e AFP. Solo il 13%, cioé 8.327 unità, sono occupate. Questo è molto più evidente a Bulacan dove KADAMAY stima dalle 15.000 alle 20.000 unità vuote, incluse quelle destinate ai ricollocati. Nel passato, la NHA ha ammesso che, gli alti prezzi dei mutui, la disoccupazione, la mancanza di salari dignitosi e di servizi pubblici sono le ragioni principali dell’esodo dalle aree di reinsediamento verso le comunità  di provenienza.

La Presidente di Kadamay Gloria Arellano ha affermato “Il governo di Duterte ha abbandonato i Filippini poveri. Insieme al capo di HUDCC, Evasco, hanno notevolmente trascurato la situazione e gli appelli dei poveri per le case popolari, per seguire la tabella di marcia del profitto neo-liberale che favorisce la casa come attività commerciale. Masgugustuhin pa nilang singilin ang taumbayan sa pabahay kahit na lugmok na sa kahirapan. Ngayon, ang mga mahihirap naman ang maniningil.

Arellano ha fatto riferimento ai cinque incontri e alle consultazioni di KADAMAY e dei residenti a Bulacan  tenuti con agenzie abitative e lo stesso Malacanang. Sono stati firmati e concordati accordi ma tutti sono stati ignorati  dal governo. KADAMAY sostiene che i più poveri sono davvero esclusi dagli alloggi dal piano dei mutui e sembra che il governo preferisca lasciarli senzatetto.

Gli alloggi costano circa 300/ 500 mila per un periodo di 30 anni. Anche se sono stati benedetti ricevendo un salario minimo di P348 (Central Luzon), è pressoché impossibile completare i pagamenti e provvedere ai bisogni primari di una famiglia. 

“I filippini poveri hanno il diritto alla casa specie se è pagata dai filippini, compreso il finanziamento anomalo  per gli insediamenti informali di P50 miliardi. Polizia e militari nemmeno vogliono vivere nella aree di reinsediamento, sono troppo distanti e loro possono permettersi case in città. Questo riguarda la maggior parte delle case loro destinate ma lasciatevuote. Queste unità dovrebbero essere date gratuitamente a coloro che sono senza casa.”

Arellano ha invitato il pubblico ad appoggiare il movimento Occupy Bulacan. “Questa occupazione è storica e si dovrebbero lodare queste donne e questa gente per come riescono a rivendicare ciò che è un loro diritto. La NHA dovrebbe aiutare per l’assegnazione di queste case subito.  O preferiscono che le case vuote continuino ad andare in rovina?  Esortiamo il pubblico ad unirsi e a mostrare il proprio appoggio.” ###

#OccupyBulacan

KADAMAY afferma che il fallimento  della NHA e del governo nazionale hanno spinto all’occupazione

I cittadini poveri chiedono la distribuzione gratuita delle case vuote e di fermare le persecuzioni da parte delleautorità

Comunicato stampa

10/03/2017

Riferimenti: Michael Beltran 09554571061, Carlito Badion, Segretario Generale  - 09283508777

Circa 5280 case sono state occupate dai cittadini filippini poveri nelle aree di reinsediamento guidati da KADAMAY. L’occupazione è iniziata l’8 marzo, Giorno Internazionale della Donna. Mentre l’occupazione di un’ area è stata tormentata e bloccata dalla polizia e dal personale di sicurezza, un'altra area (Pandi Residence 3) è stata occupata da almeno 1.500 persone la scorsa notte alle 20:30. KADAMAY loda gli sforzi instancabili e coraggiosi di coloro che hanno occupato e preso la situazione in mano per affermare il loro diritto alla casa.

KADAMAY ha criticato la National Housing Authority per i suoi messaggi evidentemente neo-liberali e contro i poveri e che giudicano  gli occupanti come meri invasori illegali, comparandoli a dei criminali  comuni. La NHA ha mantenuto la propria posizione contro l’occupazione in un incontro con i leader di KADAMAY tenuto stamani.

Molti hanno espresso apertamente il loro sostegno nei confronti di #OccupyBulacan dicendo che la manifestazione è giusta dato che le case sono rimaste vuote per anni a dispetto del fatto che sono migliaia i senzacasa che vivono nelle vicinanze.

“Abbiamo deciso di prendere in mano la situazione. La NHA parla tanto di seguire le procedure. Lo scorso anno abbiamo tenuto cinque volte degli incontri  con  una notevole partecipazione, anche con la presenza di membri dell’HUDCC. Ma  il tutto è stato inutile. Persino Malacanang ha chiuso un occhio le due volte che abbiamo richiesto un incontro. È tempo di riprenderci il nostro diritto alla casa. Il potere collettivo del popolo deve essere riconosciuto. Ogni giorno che la casa è  trattata  come moneta per progetti governativi fondati sulle politiche neo-liberali, i cittadini filippini poveri sprofondano nella povertà,” ha affermato Gloria “Ka Bea” Arellano, Presidente KADAMAY .

“Il governo dovrebbe provvedere ai diritti della gente. Le, gli ostacoli politici ed economici che il governo ha posto in essere sono antidemocratici.  La nostra occupazione si occupa delle case vuote, stiamo facendo  ciò che dovrebbe fare  il governo.” ha aggiunto Arellano.

La NHA ha rimproverato KADAMAY e coloro che hanno occupato dicendo che i supposti beneficiari delle case popolari sono stati privati del loro a causa della manifestazione. Questo è stato detto nell’ incontro con la NHA e gli funzionari locali stamattina. KADAMAY afferma che tutte le case occupate sono rimaste vuote per 5 o più anni. È chiaro che qualcuna sia in rovina.

“Non abbiamo privato nessuno del diritto alla casa. Infatti, invitiamo i filippini poveri ad unirsi all’occupazione contro un sistema opprimente. Anche tutti quelli che vivono già nelle aree di reinsediamento sono invitati alla nostra battaglia perché chiediamo alloggi pubblici. Deve finire il pagamento di costi irrealistici ed  ingiustificati dei mutui costringono continuamente la gente fuori dalle aree di reinsediamento. L’altissimo numero di case vuote testimonia del fallimento del governo nel settore abitativo” ha detto Arellano.

“Il governo dovrebbe provvedere ai diritti della gente. Le procedure, gli ostacoli politici ed economici che il governo ha posto in essere sono antidemocratici.  Questo è radicato ulteriormente nell’ Urban Development e Housing Act religiosamente seguito dai burocrati da 25 anni a questa parte,” ha aggiunto Arellano.

Il gruppo insiste nell’occupazione e nella richiesta di riconoscimento immediato e l’assegnazione  delle case sfitte a chi le ha occupate.

“Tutti gli alloggi vuoti occupati e non devono essere distribuiti gratuitamente alla gente, KADAMAY è disposta a lavorare per questo. Case gratis e di massa per gli occupanti ed i senzatetto. Devono essere inoltre forniti cibo, acqua e beni primari. Gli ufficiali LGU e le autorità devono smettere e desistere dal bloccho dei beni alimentari e dal tormentare i membri,” ha detto Arellano.

Riferimenti geografici


I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono:

Manuela Putzu, Rita Frustaci

Commenti

Log in o crea un account utente per inviare un commento.