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Riprendersi gli immobili confiscati dalla Banca: Manifestazione di Solidarietà a Witten, Germania

Il 2 Aprile 2009 – in concomitanza con il G 20 di Londra – abbiamo organizzato un piccolo campeggio di fronte al Comune di Witten, in Germania, per protestare contro la crisi e sottolineare la necessità di riprendere il controllo sociale sui beni immobili, specialmente la terra e gli alloggi.

Con lo slogan “Riprendiamoci gli immobili dalla Deutsche Bank” i membri dell'Unione degli inquilini, Antifa, Sinistra Verde, la Sinistra e il Forum Social locale hanno montato alcune tende in piazza, per simboleggiare le vittime sociali della crisi abitativa. Alcuni cartelloni illustravano la situazione degli accampamenti negli USA, altri volantini spiegavano il coinvolgimento della Deutsche Bank nei pignoramenti e negli sfratti negli USA, prendendoli come esempi delle conseguenze del capitalismo finanziario sulle condizioni dell’alloggio sociale.

Il 1 Aprile avevamo diffuso un falso comunicato stampa, che riportava la decisione del Parlamento, risalente soltanto al giorno prima, di nazionalizzaregli istituti finanziari, compresa la Deutsche Bank. Abbiamo dichiarato che una commissione locale si stava occupando di tale realizzazione, compresa la questione della ridistribuzione delle abitazioni pignorate dalla Deutsche Bank negli USA. Si trattava di un mezzo per mostrare un effetto concreto della nazionalizzazione di una banca con un forte settore di investimento immobiliare.

La Deutsche Bank è uno dei maggiori esecutori di sfratti nello Stato del Massachusetts. Poco prima della manifestazione, siamo riusciti a contattare alcuni compagni in Massachusetts che chiedono di rinegoziare i mutui ipotecari della Deutsche Bank secondo i valori attuali delle proprietà, prevedendo tassi fissi che i proprietari di un immobile possano permettersi, calcolati sulla base del loro reddito. Si chiede inoltre che si ponga fine agli sfratti nel caso di pignoramenti!

La nostra piccola azione simbolica in una cittadina di provincia non poteva certamente avere un impatto così rilevante da essere preso in considerazione dalla Deutsche Bank. Ha comunque rappresentato un esperimento per dimostrare una possibile strategia.

L’atmosfera nel nostro piccolo campo era completamente rilassata e pacifica. Abbiamo creato ed inneggiato un canto che rifletteva la situazione locale e la crisi a partire dalle origini delle tradizioni democratico-rivoluzionarie della Germania. Gli slogan sono stati coniati in loco. I passanti mostravano interesse per le nostre visioni generali e la maggior parte condivideva le nostre opinioni.

La stampa locale si è occupata della manifestazione in maniera abbastanza scrupolosa: dettagli

Avremmo potuto dare maggiore visibilità alla nostra manifestazione, poiché avevamo molte più idee.  Il risultato principale a livello locale è stato quello di riuscire a coinvolgere diverse persone, compresi i giovanissimi, oltre al fatto di aver condotto un’azione concepita a livello internazionale, di aver condiviso una visione comune con la speranza di dare un seguito a tale esperienza.

Si è trattato allo stesso tempo di un esperimento avente come scopo lo sviluppo di un linguaggio di protesta per le azioni transnazionali, con la possibilità di rivolgersi a specifici proprietari.

Qualora foste interessati a discutere tali campagne aziendali mirate o altre idee per azioni trans-locali, vi preghiamo di contattarci via e-mail .

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Il(la) Traduttore(trice) Volontario(a) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che ha collaborato con la traduzione di questo testo è

Cristina Di Frenna