Home » Notizie » Abitanti d'Europa » Okhta center: presentazione pubblica sotto scorta tra polizia e teste di cuoio

Mostra/Nascondi il menu

Okhta center: presentazione pubblica sotto scorta tra polizia e teste di cuoio

All’hotel Karelija,San Pietroburgo è stata presentato il progetto per la costruzione del grattacielo “Oktha Center” (ex Gazprom City).

Tra burocrati solerti, “investitori” e provocatori a noleggio, era il tutto esaurito. Nella sala da 300 posti non tutti quelli che volevano sono riusciti ad entrare, ossia più di 500 persone. Gli avversari del progetto della torre alta 403 metri erano la stragrande maggioranza. La parola l’hanno avuta, visto che ostacolare la libertà di parola in tale atmosfera non era semplicemente possibile.

Nonostante l'orario della presentazione sia stato scelto in modo tale da non dare la possibilità ai lavoratori e agli studenti contrari di prendervi parte, la gente si è mobilitata ed è venuta in forze a manifestare ad alta voce la sua avversione al progetto.

Per entrare in sala bisognava prima passare attraverso tre cordoni di guardie, teste di cuoio e unità cinofile, poi esporsi due volte ad un controllo della persona. Sono state confiscate tutte le cose “sospette”, comprese, chissà perché, le mele, considerate “oggetti pericolosi e temibili”… In sala, secondo testimoni oculari, sedevano “cittadini in borghese”, che nell’aspetto, rassomigliavano più a briganti.

La sala era strapiena. Molti sono rimasti in piedi. Quelli che non hanno trovato posto in sala, hanno seguito pazientemente l’esito del dibattito nell’ingresso. Erano radunati tutti gli avversari del progetto, compresi gli attivisti del Movimento delle iniziative cittadine (DGI), “le Mele” (associazione giovanile di San Pietroburgo), l’OGF, il KPRF (il Partito Comunista della Federazione Russa), il Comitato per le azioni unificate, l’AKM, il RKRP (il Partito Comunista dei Lavoratori), il fronte di Levov, il movimento “Solidarietà”, “L’arco di Okhta”, il ROO “Polustrovo”, la Federazione della gioventù socialista e altri ancora. Molti tenevano in mano dei cartelloni che pubblicizzavano la loro posizione: “Le persone sono più importanti del gas!”, “Più vicino alla terra, più vicino al popolo, 48 m sono abbastanza per la sotzialka!”, “Gazoskreb fuorilegge!”, “la Gazprom è un mangiaufo, non un investitore!”

I partecipanti alla presentazione hanno spesso chiesto la parola, spiegando le violazioni della legislazione da parte degli organizzatori della presentazione, hanno esternato le loro richieste, hanno preso le difese della città e della Prospettiva Nevskij. Di tanto in tanto scandivano gli slogan. “Vergogna! Sospendete la costruzione!”, “No al grattacielo!”. Ricordiamo che lo scopo principale degli avversari dell’0khta Center, è quello di ottenere che la costruzione sia realizzata nel rispetto della legislatura di San Pietroburgo e di quella federale e ottenere il divieto di costruire l’Okhta center più alto di 100 metri. Alla presidenza, i burocrati e i costruttori guardavano il pubblico con aria perplessa. Per quattro ore è seguita una appassionata discussione. In sala i provocatori hanno cercato di attaccar briga. Si è riusciti ad acchiapparne uno e a consegnarlo alla polizia.

I membri della presidenza hanno ascoltato i sostenitori e gli avversari e sono andati a concordare il progetto allo Smolnij.

Unesco has asked that the project be suspended

Following the protests, Unesco’s World Heritage Committee has expressed ‘grave concern’ about the building and has asked that the project be suspended.

1210263_RMJM_Gazprom

Attempts by Russian energy giant Gazprom to build a 394m-tall UK-designed skyscraper in St Petersburg are being fought every inch of the way by protesters in the city


Il(la) Traduttore(trice) Volontario(a) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che ha collaborato con la traduzione di questo testo è

Sandra Piva