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Rapporto sulla Piattaforma per un alloggio dingitoso in Spagna

La PVD (Plataforma por una Vivienda Digna) nasce circa 4 anni fa a Madrid per dare risposta alle rivendicazioni di diversi collettivi, associazioni di condomini e privati sulle condizioni sempre più difficili per ottenere un alloggio.

La PVD ( Plataforma por una Vivienda Digna ) nasce circa 4 anni fa a Madrid per dare risposta alle rivendicazioni di diversi collettivi, associazioni di condomini e privati sulle condizioni sempre più difficili per ottenere un alloggio. In seguito, si sono aggiunte la Catalogna, i Paesi Baschi, La Rioja, la Comunità Valenciana e le Asturie. Il resto delle adesioni si è verificato dopo la manifestazione del 23 dicembre. La PVD si organizza in comitati territoriali (uno per ogni Comunità), anche se nelle comunità costituite da varie province, esiste una delegazione in ogni provincia. La personalità giuridica della PVD è quella di un’associazione a livello nazionale. Ogni comitato è composto da un coordinatore e da diversi gruppi di lavoro aperti e differenti secondo il tipo di organizzazione di ogni comitato: contatti con la stampa (compresa la redazione di comunicati stampa), disegnatori grafici, consulenza legale, relatori per discussioni e dibattiti, consiglieri, ideazione e programmazione di azioni di protesta e rivendicazione, gestione dei fondi, ecc. Ogni comitato funziona in modo più o meno indipendente, anche se in coordinamento con gli altri comitati e delegazioni. Possiamo affermare che la forma di funzionamento è di tipo federale. La PVD possiede degli statuti scritti. È importante sottolineare che la PVD lavora essenzialmente su due basi principali, ossia la legalità e il distanziamento dai partiti politici. La PVD tenta di fare in modo che la sua lotta non serva da propaganda elettorale ai partiti. Lo strumento di coordinamento, diffusione e interconnessione tra tutti i comitati è il sito www.viviendadigna.org , i suoi forum e l’e-mail.

Successivamente alla manifestazione del 23 dicembre a favore di un Alloggio Dignitoso, svoltasi in tutto il territorio nazionale spagnolo e il cui slogan comune è stato “Io non torno a casa per Natale perché ancora non me ne sono andato” , la PVD ha subito una crescita considerevole. Attualmente è presente in 17 province di 12 Comunità Autonome. La manifestazione del 23 dicembre e la sua organizzazione sono nate in modo spontaneo, via internet, in maniera tale da permettere alle diverse organizzazioni per la tutela del diritto alla casa di partecipare all’iniziativa. In seguito, e sempre in modo spontaneo, è stata organizzata la manifestazione del 24 marzo. Stavolta non c’è uno slogan comune, anche se uno dei più utilizzati è “Alzi la mano chi ha diritto a una casa ma non se la può permettere” con chiaro riferimento a un noto spot pubblicitario. Un altro slogan gettonato è “La casa è un diritto, non un business”.

Attualmente la situazione di inaccessibilità alle case non colpisce più i giovani in maniera generalizzata. Di recente è stato evidenziato il fatto che altri gruppi sociali molto numerosi abbiano serie difficoltà ad accedere agli alloggi in Spagna, ad esempio i divorziati che, o lasciano la casa del coniuge o vi restano ma non possono affrontare da soli le spese. È stato altresì riscontrato il grave problema degli immigrati che non possono sostenere le spese di un alloggio poiché, da un lato, si tratta di clandestini che non possono garantire il pagamento di un affitto, senza contare la xenofobia e il razzismo in alcuni casi limitato, in altri no.

Ciò ha portato alla nascita degli “appartamenti-barconi della speranza”, dove gli immigrati vivono ammucchiati, o dei “letti caldi”, in cui dormono due o più persone a turni. Un altro fenomeno sempre più presente è l’indebitamento delle famiglie dovuto all’aumento incontrollato delle scadenze di rimborso delle ipoteche, il che vuol dire che attualmente si arrivano a superare le ipoteche a 50 anni. Inoltre, la PVD insiste nel denunciare il fatto che gli aiuti diretti per l’acquisto di una casa aiutano in realtà a mantenere lo stato di bolla immobiliare, poiché in realtà non fanno niente per migliorare la situazione di inaccessibilità agli alloggi, anzi contribuiscono a sostenere e aumentare i prezzi di per sé già esorbitanti e, quindi, a continuare nella spirale di insostenibilità facendo sì che la casa, un bene di prima necessità, continui ad essere un bene inaccessibile per tutta la società.

La PVD presenterà un punto di inflessione molto probabile a partire dalle elezioni municipali di maggio. Da quel momento, si prevede di continuare l’espansione su tutto il territorio spagnolo e di concentrarsi sull’attuazione di proposte concrete agli enti locali e a livello superiore. Si pretende che la maggioranza dei partiti accetti un impegno di lavoro volto a raggiungere un obiettivo comune, in modo da poter controllare e debellare la speculazione a livello comunale e sostenere il settore delle case popolari con regime di affitto, creare un’alta percentuale di case popolari, ristrutturare e adeguare case inabitate, penalizzare le transazioni immobiliari finalizzate alla speculazione, applicare sgravi fiscali agli affitti, creare organismi di controllo dei finanziamenti ai comuni e proporre riforme legislative e leggi integrali a favore di un accesso equo agli alloggi. D’altro canto, la PVD vuole proseguire il dibattito e far conoscere la problematica degli alloggi nel resto d’Europa, mettendo a disposizione i diversi mezzi e proposte come quella degli Stati Generali Europei a difesa degli Alloggi.