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Perché e come alloggiare un miliardo di persone?

“ALLOGGIARE UN MILIARDO DI PERSONE, impatto sulle politiche pubbliche abitative e dei suoli” è la nuova pagina web con la quale ci proponiamo di chiarire che la proposta di creare Fondi Popolari per la Terra e la Casa è uno strumento di un obiettivo e di strategie più ampie e unitarie, per la cui concretizzazione la IAI si è impegnata a contribuire in modo risoluto.

Il fallimento dell'approccio neoliberista appoggiato dall'ONU-Habitat

Crediamo infatti che le attuali politiche pubbliche abitative e dei  suoli, lungi dall'affrontare correttamente il problema, rappresentano un ostacolo alla sua soluzione ogniqualvolta non si occupano, anzi, omettono l'approccio e l'analisi critica dei temi di fondo. Sedici anni dopo il Summit Habitat II e di implementazione delle sue conclusioni, il problema abitativo si è aggravato drammaticamente in tutto il mondo. La tesi dello Stato facilitatore, dell'appoggio a soggetti privati (presumibilmente più efficiente nella logica della sussidiarietà) e la necessità di avvicinare la domanda abitativa all'offerta mediante banche commerciali e sussidi, ossia l'approccio neoliberista, ha dimostrato il suo totale fallimento. La realtà dimostra ancora una volta che la soluzione ad un problema così complesso e diversificato come la casa non può essere lasciato nelle mani di chi la concepisce esclusivamente come un business piuttosto che come un'opportunità di sviluppo e come un diritto umano fondamentale. Non a caso il problema della morosità dei mutui è stato uno dei fattori scatenanti della crisi in Europa e Stati Uniti. Una crisi che evidenzia il paradosso del capitalismo in moltissimi paesi: eccesso di abitazioni, spesso vuote, e un numero crescente di persone senza casa.

Ugualmente, anche il micro-credito ha mostrato i propri limiti e contraddizioni, spesso incanalando la partecipazione popolare in soluzioni palliative e senza alcun impatto sulle cause politiche della crisi abitativa.

Alloggiare un miliardo di persone impone politiche fondate su paradigmi alternativi

La sfida di riuscire ad alloggiare un miliardo di persone nei prossimi anni impone la necessità di rivedere globalmente le attuali politiche, non solo per abitazioni e suoli, e di proporre soluzioni che siano effettivamente all’altezza delle necessità della maggioranza. Perciò diventano ancora più indispensabili politiche fondate su paradigmi alternativi al neoliberismo: il diritto alla casa come bene comune, la sostenibilità sociale e ambientale, la funzione sociale della proprietà, la partecipazione popolare. Politiche che esigono l'uso prioritario dei fondi pubblici per pagare questo debito sociale, assunto legalmente dai governi ratificando il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, e non, per esempio, per pagare il debito estero.

Una proposta di lavoro unitario per ottenere un impatto concreto

L'IAI ha avviato un processo di riflessione e di dibattito volto a contribuire a questa prospettiva fornendo uno strumento molto utile per la convergenza delle lotte e delle proposte delle organizzazioni, delle reti sociali e degli abitanti, ossia la costruzione della Via Urbana e Comunitaria, spazio comune lanciato con forza dall'Assemblea Mondiale degli Abitanti del 2011.

Abbiamo intrapreso questo impegno in America latina e nei Caraibi, in maniera unitaria, partendo dai movimenti sociali.

Ci proponiamo di aggiornare l’analisi della situazione di ciascun paese, conoscere concretamente quello che si deve fare in ciascun caso, concordare una visione critica delle politiche odierne, raccogliere le principali esperienze alternative esistenti nella regione, e con questo materiale  e con la partecipazione attiva di reti ed organizzazioni popolari, avviare un dialogo chiaro e franco con le autorità locali e nazionali di ogni paese e con le organizzazioni multilaterali, mobilitandoci a livello regionale sulla base di una agenda comune.

Un appello a partecipare, discutere e coordinare le proposte e le lotte

L'Alleanza ritiene che tale iniziativa può e deve essere raccolta avvicinando proposte analoghe di altre regioni e continenti, perché le alternative devono essere globali come lo sono le politiche che ci sono imposte.

Facciamo appello a tutti i movimenti e alle organizzazioni a mettersi assieme in questo impegno e a coordinare le attività e le lotte in maniera unitaria e solidale.

L'Assemblea Mondiale degli Abitanti (FSM, Tunisi, 26-30 marzo 2013) sarà un primo passo  verso questa prospettiva.

Questa pagina deve servire a tale scopo. Per questo motivo presenterà sistematicamente proposte di discussione, strumenti per lo sviluppo di analisi regionali, documentazione e bibliografia per arricchire riflessioni e proposte, e materiale di auto-formazione in materia di abitazione e habitat, da adattare alla realtà di ciascun paese.


Перевод этого текста  выполнен  добровольцами из группы за жилищные права без границ МСЖ:

Marianna De Marchi, Simone Giovannini

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